CATTIVOFRANK
CATTIVOFRANK
Una volta Frank prese due pezzi di legno,
un fil di ferro e un coltellino.
I due pezzi di legno erano due matite,
il fil di ferro solo un fil di ferro
e il coltellino non era suo.
Si mise ad intagliare il legno lucido delle matite,una si spezzò, allora gli girò attorno il filo di ferro e costruì una doppia matita con punta all’insù.
Che non potete immaginare.
Fatta per disegnare due volte nella terra ed una nell’aria,perché il segno sulla terra ha bisogno del suo doppio,quello nell’aria no.
Così la materia ha bisogno di uno stampo per replicare la forma, i pensieri, se sono buoni, no.
Comunque la matita era rotta e il coltellino non era suo.
Arrivò qualcuno, vide la matita rotta,vide il coltellino con la lama sporca di grafite e disse:
“cattivo Frank!”.
Cattivo Frank viene da una famiglia antica, orafi dal 1800.
La sua è una relazione genetica con la materia, dalla quale non ha potuto scappare.
Ma ha cambiato un po’ le cose.
Ha imparato il lavoro e poi, siccome è cattivo, ha cercato l’errore, l’imperfezione, la voce che i materiali hanno dentro, lo sbaglio della natura dove ha origine la bellezza, il difetto generativo, la funzione utile dell’inutile.
Così Frank fa tutto il contrario di quello che dovrebbe fare vivendo qui e adesso.
Il mondo va avanti e lui invece: indietro. Lavora i metalli con tecniche antiche,utilizzate da tempo immemorabile e poi non più.